La Fontanella Guest House

Rocche e Castelli

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 Poco lontano da Soriano vi è l'abitato di Chia con la sua "Torre di Chia", slanciata, ghibellina e sottile, faceva parte nel sec. XIII del castello di Collecasale. Nel 1964 fu acquistata da Pier Paolo Pasolini come sua residenza estiva.
Il Castello Orsini di Vasanello, fu eretto su preesistenti fortificazioni romane. La sua pianta è a forma quadrilatera, con poderose torri cilindriche ai quattro angoli e cortile interno con caratteristica scalinata. La sua costruzione risalirebbe al sec. XIII con numerosi rifacimenti nel '400 e '500. Il castello fu utilizzato da Cesare Borgia, per ospitarvi le truppe militari. Nella fortezza vi soggiornarono Lucrezia Borgia e poi Giulia Farnese. Il 31 luglio del 1500, vi morì Orso Orsini, travolto nel sonno dal misterioso crollo di un trave. Oggi all'interno del castello vi è allestita una mostra permanente delle famose ceramiche di Vasanello. Il maniero appartiene alla famiglia Misciatelli. Nel territorio sorgeva l'abitato di Palazzolo, distrutto nel sec. XV. Oggi dell'antico abitato, si possono ammirare ruderi di abitazioni e di una chiesa e nelle vicinanze, una torre detta "Torricella" di Palazzolo, eretta per il controllo sulla vicina via Amerina.
Nella non lontana Canapina, si erge un piccolo castello, con torri cilindriche angolari, probabilmente ampliato dai Di Vico nel sec. XI e rimaneggiato sotto i Farnese.
Il castello della Rovere a Ronciglione, detto "I Torrioni", è un edificio risalente al Medioevo con quattro torri cilindriche, legate alla funzione di difesa del borgo. Il castello appartenne ai Prefetti Di Vico, agli Anguillara, ai Farnese ed infine ai Della Rovere. Oggi il castello si trova in uno stato di degrado vergognoso.
Civita Castellana, possiede uno dei castelli più belli dell'Alto Lazio ossia la Rocca Borgia. Iniziata a costruire nel 1492 da Alessandro Borgia su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio, Papa Giulio II, qualche anno più tardi vi fece aggiungere il poderoso mastio ottagonale alto m. 24 con un perimetro di m. 80. Alla rocca a pianta ottagonale, vi si accede tramite ponte levatoio ed in un cortile con in alto un bassorilievo che riproduce il volto di Cesare Borgia. All'interno della rocca vi è l'altro grande cortile con elegante loggiato a due ordini. Nell' '800 il castello fu utilizzato a prigione pontificia detta "Bastiglia di Roma". Nelle eleganti sale dalla rocca, vi è allestito il Museo Archeologico con importanti reperti fallisci ed etruschi. Nel territorio civitonico appartengono numerosi ruderi di vari castelli come quello di Borghetto, eretto in difesa del porto sul Tevere, con annessa la chiesa di S. Leonardo, i castelli di: Corsignano e quelli delle torri dei Giganti e di Giunone.
La Rocca Borgia di Nepi fu eretta nel sec. XV su preesistente castello da Rodrigo Borgia. La fortezza attraversata dalla via Amerina, è munita di varie torri quadrate e circolari e fortificata da mura poderose fatte edificare da Pier Luigi Farnese su disegno di Antonio da Sangallo il Vecchio. Nel territorio nepesino, si trovano resti di antiche torri e castelli come quella detta di "S. Agnese" nei pressi del comune di Mazzano Romano, oppure torri di controllo poste sulla via Amerina. Il castello detto "Isola di Conversina" ed infine la rocca vicino alle terme dei Gracchi sul fosso Cerreto, appartengono al territorio del comune di Nepi.
A Falèria, nel centro storico si ammirano i resti del castello con poderose mura e torri. Il maniero risale al sec. XI citato da una Bolla di Papa Giovanni XIX. Nel 1504 nel castello fu assassinata dal figliastro, Girolama Farnese , sorella di Papa Paolo III, sospettata di aver tentato di avvelenare un proprio figlio. Nel territorio, si trovano i ruderi di Castel Paterno dove vi morì nel 1002, Ottone III, avvelenato da una concubina. Altri manieri sono: il castello di Fogliano di Mezzo, e il Casaletto della Carlotta, ricordato per l'uccisione di Maddalena Strozzi, moglie di Flaminio Anguillara.


L'intero territorio dell'Alto Lazio è caratterizzato dalla frequente presenza di torri, rocche e castelli. Indubbiamente la vicinanza di quest'area a Roma, esposta a continue invasioni, comportò nel Medioevo, l'edificazione di linee difensive e di controllo, di cui ancora oggi rimangono notevoli memorie.
Già durante il sec. VIII lo Stato della Chiesa aveva organizzato gli insediamenti agricoli in domuscultae, ossia piccole comunità composte dall'unione di fondi e dotate di torri e fortificazioni.
Con l'affermarsi dal sec. X del feudalesimo, molte importanti storiche famiglie, per affermare il loro potere territoriale, iniziarono ad edificare castelli feudali, simili per tecniche costruttive, ma differenti per quanto riguarda gli spazi interni.
Sino al sec. XIII l'uso edilizio fu quello legato alla spoglio dei monumenti romani per edificare in maniera massiccia e poco raffinata le nuove rocche.
Dalle numerose emergenze architettoniche disseminate nella Tuscia, emergono presenze ben conservate o ridotte a ruderi, che emanano ancora il loro valore simbolico rispetto al borgo o all'ambiente naturale che le ospita. Le rocche si presentavano severe ed ostili verso l'esterno ma illuminate all'interno da finestre dove si svolgeva l'agiatezza della vita di corte in luoghi separati e protetti.
Il Castello di Sutri, oggi ridotto a rudere, situato all'interno del Parco Archeologico, venne menzionato come luogo dell'incontro tra Carlo Magno e Papa Leone II. La leggenda vuole che qui vivesse per qualche tempo il re carolingio e che qui venisse concepito Orlando, nato poi in una grotta identificata poco lontano.
A Capranica, rimane ben poco dell'antico castello degli Anguillara distrutto e riedificato più volte. Dell'antico maniero, oggi si ammira la porta con torre dell'orologio e le mura perimetrali. All'interno della porta del castello, si apre il borgo medievale di sorprendente fascino e valore urbanistico.
A Tuscania, delle antiche fortificazioni medievali, rimangono solo parte delle mura urbiche in tufo, ed i resti dell'antica torre Lavello recante vari emblemi tra cui un grifone. La torre del Cavaglione ha alla sua base una lapide che ricorda la visita a Tuscania di S. Francesco e la guarigione miracolosa effettuata dal Poverello d'Assisi. 
Tarquinia può essere definita la S. Gimignano del viterbese, in quanto tutto il suo assetto urbanistico è caratterizzato da torri e fortificazioni murarie. Le alte torri di Tarquinia che dal mare sono ben visibili, furono erette nel Medioevo dalle varie famiglie o enti cornetani. Le torre di: S. Spirito, Barucci, S. Martino, Cialdi, S. Giacomo S. Salvatore sono alcune delle più belle torri della città. Stupenda anche la cinta muraria ed il Torrione della Contessa Matilde da cui si apre la superba vista sulla facciata della chiesa di S. Maria in Castello. 
Stupendo è il castello a pianta pentagonale di Vulci, costruito in trachite scura e dominante la valle del Fiora di controllo verso i confini dello Stato della Chiesa.
A Montalto di Castro, il suo castello fu un avamposto della distrutta città di Castro. Su di una parete di questo edificio, vi è una lapide del '200/'300 che cita gli Orsini come gli artefici del rifacimento del castello distrutto nel 1109 dalle truppe normanne di Papa Pasquale II.
A poca distanza dal paese di Cellere vi è l'abitato di Pianiano eretto intorno al suo antico castello fortificato e ristrutturato nel '700.  
Più a nord si incontra Onano, feudo della famiglia Monaldeschi della Cervara che lo tennero sino al 1561, la cui antica presenza è documentata dalla fortezza medievale costruita in tufo locale. 
Confinante con la Toscana vi è l'abitato di Proceno, dove nella parte più elevata del paese domina la Rocca che una leggenda vuole edificata da Papa Gregorio VII. La Rocca, splendido esempio di maniero medievale, è composta da tre torri, di cui una dominatrice sulla valle del fiume Paglia. Le torri sono riunite da un muro di cinta.

Situata sulla via Francigena è Acquapendente, stupendo borgo che mostra al viandante, notevoli resti architettonici medievali come: la Torre Julia di Jacopone che in origine faceva parte della rocca di Arrigo IV ed la Torre dell'Orologio (detta del Barbarossa), ultimo baluardo del castello imperiale degli Svevi. Nel territorio acquesino vi è l'abitato di Trevinano il cui castello risale al sec. XIII, feudo dei Visconti di Campiglia.
Dominatrice incontrastata sulle rive del Lago di Bolsena è la Rocca dei Monaldeschi a Bolsena. Questo castello situato sul promontorio più elevato del paese, risale al sec. XIV, poi adattato a palazzo dal Vignola, è raggiungibile attraverso le tortuose stradine del borgo medievale. Dalla sua mole si gode un superbo panorama sull'intera conca lacustre. Al suo interno è allestito il Museo del Lago diviso in sezione: archeologica, medievale ed una parte dedicata al lago e alla pesca.
La Rocca dei Papi a Montefiascone recentemente restaurata, domina dall'alto la valle del lago di Bolsena. Eretta su preesistenti resti romani, la rocca ebbe sotto Urbano V una trasformazione radicale per ospitarvi la corte papale. Con Papa Giulio II nel 1504 e poi Leone X l'edificio fu sede estiva di papi ed artisti quali: Michelangelo, Sangallo il Giovane, Pietro Bembo etc. Papa Paolo III Farnese, ampliò notevolmente gli ambienti interni della rocca per ricevimenti e cerimonie.

A Viterbo, la stupenda Rocca Albornoz costituisce un bell'esempio di fortificazione tardomedievale. La rocca venne eretta per volere del card. Albornoz nel 1354 e nel 1367 Papa Urbano V ne fu ospite di ritorno da Avignone. Nel 1375 la Rocca fu distrutta e ricostruita da Papa Bonifacio IX con un enorme costo di 13.000 ducati. Demolita e riedificata più volte, la rocca viterbese subì vari momenti di gloria. Nel 1523, l'edificio ospitò per tre anni i Cavalieri Gerosolimitani, prima di accettare da Carlo V la concessione dell'Isola di Malta. Oggi la Rocca si presenta all'esterno austera e magnifica, mentre all'interno vi è un bel cortile, nelle stanze interne vi è ospitato il Museo Archeologico Nazionale. 
L'area geografica della "teverina" è disseminata da rocche e castelli costruiti nei secoli per il controllo della valle del Tevere. Castiglione in Teverina, presenta la Rocca dei Monaldeschi, risalente al sec. XIV massiccia costruzione a pianta quadrata. Civitella d'Agliano possiede la Rocca appartenuta anch'essa ai Monaldeschi. Il Castello di Montecalvello ed il suo piccolo borgo raccolto intorno alla mole del palazzo ampliato nel '500, fu proprietà dei Calvelli e poi Pamphili.
Tra i borghi che conservano intatto il loro assetto medievale, va ricordato
Vitorchiano,
le cui mura merlate furono costruite su un banco tufaceo tra profondi dirupi. Il suo quartiere medievale è costituito da viuzze, piazzette e profferli, che ne fanno un luogo pittoresco. Tra i monumenti di Vitorchiano meritano una visita: la chiesa di S.Amanzio con all'interno un bell'affresco dell'Annunciazione del 1514, la chiesa si S. Maria Assunta con pregevole campanile esterno, il palazzo Comunale con casa del Podestà e fuori dall'abitato, la chiesa di S. Nicola (annessa al monastero di S. Maria delle Grazie). 
Orte data la sua caratteristica posizione dominante la valle del Tevere, conserva intatto il bel borgo medievale ed anch'esso costituito da vie, archi, piccole e pittoresche piazze delimitate da bei palazzi medievali e chiese. 
Soriano nel Cimino è dominato dal castello Orsini, superba costruzione edificata su preesistente edificio tra il 1278/'79, come residenza estiva di Papa Niccolò III. Il castello è costituito da possenti mura e presenta un bel portale bugnato e porticato con sottostante loggiato. La parte centrale del castello e la possente torre, sono circondati da robuste mura merlate. All'interno tra i vari ambienti vi sono la Sale d'Armi ed una Cappella.